Genepy Weber delle alte vette La Stella Alpina
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Genepy Weber delle alte vette La Stella Alpina

Genepy Weber delle alte vette La Stella Alpina

18,00

Descrizione

Genepy Weber l’originale con Artemisia Weber delle alte vette.

  • Bottiglia da 50 cl
  • Grado alcolico 35%

Genepy Weber viene prodotto con il genepy del zona limitrofa al Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Liquore Genepy Composto da Alcool, acqua, zucchero, infuso di Genepy (artemisia weber).

Il Genepy Weber La Stella Alpina

Il liquore Genepy La Stella Alpina si ottiene tramite l’estrazione dei principi attivi delle piante appartenenti alle specie Artemisia weber per macerazione/infusione delle piante stesse in soluzione idroalcolica. 

Aremisia Weber

comunemente detta genepì nero o genepì maschio, è una pianta perenne della famiglia delle Asteraceae. Cresce in ambiente alpino, tra morene, spaccature nelle rocce e macereti tra i 2400 e i 3500 m s.l.m.. Seppure abbastanza rara, la si trova sulle Alpi, prevalentemente sulle Alpi occidentali.

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso (Valle Soana e Valle Orco), la zona di provenienza dei nostri prodotti

A partire dal 1862 Ceresole si fregiò del titolo di Reale, ottenuto per concessione di Re Vittorio Emanuele II, al quale il Comune aveva ceduto gratuitamente il diritto di caccia a camosci e stambecchi. Nel 1700 si riteneva che gli stambecchi, oggetto di una caccia spietata a causa delle credenze riguardanti le qualità magiche e curative di molte parti del loro corpo, fossero ormai estinti in tutta Europa. Un centinaio di esemplari era invece sopravvissuto fra i dirupi del massiccio del Gran Paradiso, entro i confini del Regno Sabaudo

Fu così che, tra il 1854 e il 1864, Vittorio Emanuele istituì la Riserva Reale del Gran Paradiso, creata mediante la cessione del diritto di caccia da parte dei comuni valdostani e canavesani al sovrano, che avrebbe esercitato in esclusiva l’attività venatoria. Negli anni venne così costruita una fitta rete di mulattiere che dovevano facilitare i percorsi effettuati dal sovrano e che oggi offrono al Parco ed al territorio di Ceresole un’eccezionale accessibilità pedonale sino ad alta quota.

Il Re formò poi un gruppo di guardie specializzate e fece tracciare una serie di sentieri che mettevano in comunicazione i vari casotti di caccia: attualmente escursionisti e guardaparco si avvalgono della medesima rete viaria, con l’intento di ammirare e proteggere la flora e la fauna alpina.

Il 3 dicembre 1922 con il Regio Decreto la Riserva reale veniva donata allo Stato Italiano affinché divenisse un Parco per la salvaguardia delle bellezze naturali: nasceva così il Parco nazionale del Gran Paradiso.

Scopri anche il Genepy Le Tre Levanne

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18,00

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Genepy Weber l’originale con Artemisia Weber delle alte vette.

  • Bottiglia da 50 cl
  • Grado alcolico 35%

Genepy Weber viene prodotto con il genepy del zona limitrofa al Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Liquore Genepy Composto da Alcool, acqua, zucchero, infuso di Genepy (artemisia weber).

Il Genepy Weber La Stella Alpina

Il liquore Genepy La Stella Alpina si ottiene tramite l’estrazione dei principi attivi delle piante appartenenti alle specie Artemisia weber per macerazione/infusione delle piante stesse in soluzione idroalcolica. 

Aremisia Weber

comunemente detta genepì nero o genepì maschio, è una pianta perenne della famiglia delle Asteraceae. Cresce in ambiente alpino, tra morene, spaccature nelle rocce e macereti tra i 2400 e i 3500 m s.l.m.. Seppure abbastanza rara, la si trova sulle Alpi, prevalentemente sulle Alpi occidentali.

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso (Valle Soana e Valle Orco), la zona di provenienza dei nostri prodotti

A partire dal 1862 Ceresole si fregiò del titolo di Reale, ottenuto per concessione di Re Vittorio Emanuele II, al quale il Comune aveva ceduto gratuitamente il diritto di caccia a camosci e stambecchi. Nel 1700 si riteneva che gli stambecchi, oggetto di una caccia spietata a causa delle credenze riguardanti le qualità magiche e curative di molte parti del loro corpo, fossero ormai estinti in tutta Europa. Un centinaio di esemplari era invece sopravvissuto fra i dirupi del massiccio del Gran Paradiso, entro i confini del Regno Sabaudo

Fu così che, tra il 1854 e il 1864, Vittorio Emanuele istituì la Riserva Reale del Gran Paradiso, creata mediante la cessione del diritto di caccia da parte dei comuni valdostani e canavesani al sovrano, che avrebbe esercitato in esclusiva l’attività venatoria. Negli anni venne così costruita una fitta rete di mulattiere che dovevano facilitare i percorsi effettuati dal sovrano e che oggi offrono al Parco ed al territorio di Ceresole un’eccezionale accessibilità pedonale sino ad alta quota.

Il Re formò poi un gruppo di guardie specializzate e fece tracciare una serie di sentieri che mettevano in comunicazione i vari casotti di caccia: attualmente escursionisti e guardaparco si avvalgono della medesima rete viaria, con l’intento di ammirare e proteggere la flora e la fauna alpina.

Il 3 dicembre 1922 con il Regio Decreto la Riserva reale veniva donata allo Stato Italiano affinché divenisse un Parco per la salvaguardia delle bellezze naturali: nasceva così il Parco nazionale del Gran Paradiso.

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18,00