Zuccherini al Genepy della Valle Soana
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Zuccherini al Genepy della Valle Soana

Zuccherini al Genepy della Valle Soana

12,00

Descrizione

Zuccherini al Genepy, vediamo il composto:

Liquore all’origine 20 cl.
Zollette 170gr.
Vol. 80%

Prodotti con materie prime provenienti dal Parco Nazionale Gran Paradiso Campiglia Soana, località Aphefi 1380mt.

Il Genepy utilizzato per gli Zuccherini al Genepy “Lo Fucher” viene coltivato a Campiglia Soana, località Aphefi. (Tchampiy nel dialetto valsoanino) All’altezza di 1380mt. Esposizione a est. Soleggiato. 35% di volume alcoolico. Ottenuto il marchio di qualità del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Modalità di degustazione

Classico – Prendere una zolletta Zuccherini al Genepy “Lo Fucher” con un cucchiaino, afferrarla con le dita e sgranocchiarla.
Flambè – Prendere una zolletta Zuccherini al Genepy “Lo Fucher” con un cucchiaino, sgocciolare il liquido e dare fuoco alla zolletta, lasciarla ardere per qualche secondo, spegnere il fuoco con un soffio, afferrarla con le dita e sgranocchiarla.

Non mettere il cucchiaino in bocca per evitare ustioni

Aremisia Mutellina

Erbacea perenne, alta 5-15 cm, argenteo-lanosa, con fusti semplici e rami striscianti, eretti o ascendenti con la base del fusto in parte lignificata. Le foglie sono 2-3 pennatosette, picciolate, di color bianco argenteo, setose con segmenti pressoché lineari. Le foglie basali, brevemente picciolate, hanno lamina pennatosetta, con lacinie molto sottili. I capolini, ovoidi o globosi, sono formati da 10-15 fiori color giallo oro. I capolini inferiori hanno i peduncoli allungati.

Valle Soana, la zona di provenienza dei nostri prodotti

A partire dal 1862 Ceresole si fregiò del titolo di Reale, ottenuto per concessione di Re Vittorio Emanuele II, al quale il Comune aveva ceduto gratuitamente il diritto di caccia a camosci e stambecchi. Nel 1700 si riteneva che gli stambecchi, oggetto di una caccia spietata a causa delle credenze riguardanti le qualità magiche e curative di molte parti del loro corpo, fossero ormai estinti in tutta Europa. Un centinaio di esemplari era invece sopravvissuto fra i dirupi del massiccio del Gran Paradiso, entro i confini del Regno Sabaudo

Fu così che, tra il 1854 e il 1864, Vittorio Emanuele istituì la Riserva Reale del Gran Paradiso, creata mediante la cessione del diritto di caccia da parte dei comuni valdostani e canavesani al sovrano, che avrebbe esercitato in esclusiva l’attività venatoria. Negli anni venne così costruita una fitta rete di mulattiere che dovevano facilitare i percorsi effettuati dal sovrano e che oggi offrono al Parco ed al territorio di Ceresole un’eccezionale accessibilità pedonale sino ad alta quota.

Il Re formò poi un gruppo di guardie specializzate e fece tracciare una serie di sentieri che mettevano in comunicazione i vari casotti di caccia: attualmente escursionisti e guardaparco si avvalgono della medesima rete viaria, con l’intento di ammirare e proteggere la flora e la fauna alpina.

Il 3 dicembre 1922 con il Regio Decreto la Riserva reale veniva donata allo Stato Italiano affinché divenisse un Parco per la salvaguardia delle bellezze naturali: nasceva così il Parco nazionale del Gran Paradiso.

Prova gli Zuccherini al Genepy “Lo Fucher”

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Zuccherini al Genepy della Valle Soana

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12,00

Descrizione

Zuccherini al Genepy, vediamo il composto:

Liquore all’origine 20 cl.
Zollette 170gr.
Vol. 80%

Prodotti con materie prime provenienti dal Parco Nazionale Gran Paradiso Campiglia Soana, località Aphefi 1380mt.

Il Genepy utilizzato per gli Zuccherini al Genepy “Lo Fucher” viene coltivato a Campiglia Soana, località Aphefi. (Tchampiy nel dialetto valsoanino) All’altezza di 1380mt. Esposizione a est. Soleggiato. 35% di volume alcoolico. Ottenuto il marchio di qualità del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Modalità di degustazione

Classico – Prendere una zolletta Zuccherini al Genepy “Lo Fucher” con un cucchiaino, afferrarla con le dita e sgranocchiarla.
Flambè – Prendere una zolletta Zuccherini al Genepy “Lo Fucher” con un cucchiaino, sgocciolare il liquido e dare fuoco alla zolletta, lasciarla ardere per qualche secondo, spegnere il fuoco con un soffio, afferrarla con le dita e sgranocchiarla.

Non mettere il cucchiaino in bocca per evitare ustioni

Aremisia Mutellina

Erbacea perenne, alta 5-15 cm, argenteo-lanosa, con fusti semplici e rami striscianti, eretti o ascendenti con la base del fusto in parte lignificata. Le foglie sono 2-3 pennatosette, picciolate, di color bianco argenteo, setose con segmenti pressoché lineari. Le foglie basali, brevemente picciolate, hanno lamina pennatosetta, con lacinie molto sottili. I capolini, ovoidi o globosi, sono formati da 10-15 fiori color giallo oro. I capolini inferiori hanno i peduncoli allungati.

Valle Soana, la zona di provenienza dei nostri prodotti

A partire dal 1862 Ceresole si fregiò del titolo di Reale, ottenuto per concessione di Re Vittorio Emanuele II, al quale il Comune aveva ceduto gratuitamente il diritto di caccia a camosci e stambecchi. Nel 1700 si riteneva che gli stambecchi, oggetto di una caccia spietata a causa delle credenze riguardanti le qualità magiche e curative di molte parti del loro corpo, fossero ormai estinti in tutta Europa. Un centinaio di esemplari era invece sopravvissuto fra i dirupi del massiccio del Gran Paradiso, entro i confini del Regno Sabaudo

Fu così che, tra il 1854 e il 1864, Vittorio Emanuele istituì la Riserva Reale del Gran Paradiso, creata mediante la cessione del diritto di caccia da parte dei comuni valdostani e canavesani al sovrano, che avrebbe esercitato in esclusiva l’attività venatoria. Negli anni venne così costruita una fitta rete di mulattiere che dovevano facilitare i percorsi effettuati dal sovrano e che oggi offrono al Parco ed al territorio di Ceresole un’eccezionale accessibilità pedonale sino ad alta quota.

Il Re formò poi un gruppo di guardie specializzate e fece tracciare una serie di sentieri che mettevano in comunicazione i vari casotti di caccia: attualmente escursionisti e guardaparco si avvalgono della medesima rete viaria, con l’intento di ammirare e proteggere la flora e la fauna alpina.

Il 3 dicembre 1922 con il Regio Decreto la Riserva reale veniva donata allo Stato Italiano affinché divenisse un Parco per la salvaguardia delle bellezze naturali: nasceva così il Parco nazionale del Gran Paradiso.

Prova gli Zuccherini al Genepy “Lo Fucher”

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12,00